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La musica per il Consorzio Brianteo Villa Greppi, nelle sere d’estate, si chiama Suoni Mobili.
Rassegna sempre più importante il nostro territorio che offre una programmazione originale e inimitabile.
Come un fiume carsico che si cela nelle viscere della terra per poi riaffiorare improvvisamente dopo aver scolpito le profondità naturali, così è l’organizzazione di Suoni Mobili che prosegue tutto l’anno, senza interruzione di continuità per, puntualmente, manifestarsi con la bella stagione.
Lasciarsi coinvolgere dal ritmo e cedere al fascino dei luoghi, dei paesaggi e delle atmosfere brianzole, apprezzando il virtuosismo dei musicisti, sono questi i consigli che ci sentiamo di rivolgere a tutti i nostri cittadini.
Suoni Mobili mette d’accordo i più esigenti appassionati di musica e i meno preparati, il programma è così ampio e vario da permettere a chiunque di trovare proposte di proprio interesse.
Il porcellino, animaletto che è stato scelto per identificare l’edizione 2016 ci farà compagnia fino ai primi giorni di agosto come simbolo della buona musica, da apprezzare in compagnia.
E, notoriamente, del “porcello, non si butta via niente”, lo sappiamo bene noi brianzoli, così come della proposta di Suoni Mobili tutto è buono, tutto è da apprezzare.
Buon ascolto a tutti.

Il Tavolo degli Assessori di Villa Greppi

fraseIdeata nel 2010 da Saul Beretta su commissione del Consorzio Brianteo Villa Greppi in poco tempo è diventata un punto di riferimento “mobile” per la musica di qualità in tutta la regione Lombardia. Concerti site specific, nei più bei posti della Brianza Lecchese e Monzese:  ville da scoprire, cortili, teatri e teatri naturali, strade, piazze, fondazioni d’arte, aziende agricole, campi da tennis e piscine. Il contenitore musicale è talmente mobile che talvolta è il festival ad andare dal pubblico, trasportando pianoforti, batterie e percussioni con trattori e ape cars, da gustare direttamente sotto la finestra di casa, o nelle vie di paesi e città.

Suoni Mobili è una cavalcata musicale che stravolge il luglio brianzolo grazie all’arte di artisti come Vinent Courtois, Tigran Hamasyan, Giovanni Falzone, Ablaye Sissoko, Gianluca Petrella, Luca Aquino, Francesco Bearzatti, WeBe3, Paolo Angeli, Markus Stockhausen, Ferenc Snetberger, Takumi Fukushima, Violon Barbares, Leo Tardin, Insingizi, Michel Godard, per citare solo alcuni dei tanti prestigiosi ospiti nazionali e internazionali delle sue prime 6 edizioni.

Il festival è gratuito, e ogni anno vede crescere le migrazioni di pubblico su e giù per la pianura e le colline brianzole: da Merate a Monza passando per Casatenovo e Cremella, Lissone e Seveso, Sirtori e Oreno (fino 15.000 spettatori in un mese) su per l’alta Brianza, nella corte milanese del Castello Sforzesco o dietro l’angolo che non ti aspetti…per godere delle sere d’estate e dei suoni da tutto il mondo.

 

porco

A un Rabbi, il cui nonno era stato discepolo del Baalshem, fu chiesto di raccontare una storia. “Una storia” disse egli, “va raccontata in modo che sia essa stessa un aiuto”. E raccontò: “Mio nonno era storpio. Una volta gli chiesero di raccontare una storia del suo maestro. Allora raccontò come il santo Baalshem solesse saltellare e danzare mentre pregava. Mio nonno si alzò e raccontò, e il racconto lo trasportò tanto che ebbe bisogno di mostrare saltellando e cantando come facesse il maestro. Da quel momento guarì. Così vanno raccontate le storie”  [M. Buber, I racconti di Chassidim].

 

E se questo vale per i racconti vale anche per la musica che vi andremo a proporre.
Vi farà camminare di luogo in luogo, di scoperta in scoperta.

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